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Confine-Confini: l’Alto Adriatico nel Novecento

  • Istituzione scolastica

    ITS “MARCHI-FORTI”, sede di Monsummano Terme (PT)

  • Dirigente scolastico

    Anna Paola Migliorini

  • Docenti referenti

    Chiara Cecchi, Roberta Bini, Veronica Cecconi, Elena Guerri

  • Ordine scuola

    Scuola Secondaria di Secondo grado, Istituto tecnico Economico

  • Classi coinvolte

    Hanno partecipato in totale 6 classi (tre classi quarte e tre classi quinte)

  • Periodo

    Da aprile/maggio a dicembre 2022

Confine-Confini:
l’Alto Adriatico nel Novecento

Motivazione per la scelta dell’attività​

L’educazione della memoria come approfondimento delle memorie individuali; il valore della memoria, come fare memoria mantenendola sempre attiva al fine di “aprire” le menti degli studenti verso quel pensiero critico che permette loro di essere cittadini consapevoli e liberi nella società; una memoria, comunque, che  non si rivolge “solo” agli studenti, ma dal mondo della scuola raggiunge la comunità.

Descrizione attività​

Le attività svolte rientrano nel progetto biennale della Regione Toscana e degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento edizione 2022-2023: la centralità del tema dei confini nel dibattito culturale (e politico) europeo ha un’eco mediatica forte e non solo per il tratto del confine che ci riguarda, quello italo-sloveno, ma anche per l’emergenza profughi che ogni giorno raggiungono il nostro Paese, ancor più oggi con la guerra in Ucraina.

Le classi coinvolte hanno iniziato a lavorare nei mesi di aprile/maggio 2022 fino al mese di dicembre 2022 seguendo questa modalità d’intervento:

– I confini: definizione termini e la loro storia: introduzione storica propedeutica sulla conoscenza del termine “confine/confini” e la storia del Novecento di questa zona geografica.

Il confine orientale: il fenomeno delle “foibe” e l’esodo degli italiani fiumani giuliano-dalmati.

– Studio sulle fonti: la memorialistica dei testimoni e esuli giuliano-dalmati.

– Produzione.

Obiettivi attività

Conoscere i fatti storici e le modalità con cui si sono svolti; educare alla consapevolezza che la conoscenza dei fatti storici abbatte i pregiudizi e i fanatismi; stimolare la creatività e l’espressività degli studenti per permettere l’utilizzo delle proprie competenze in contesti multidisciplinari; promuovere attività di gruppo, sia di ricerca che di approfondimento autonomo su diverse tematiche; conoscere e saper utilizzare vari strumenti e linguaggi; rendere visibili, documentabili e comunicabili il vissuto didattico degli alunni, dei docenti e delle attività organizzate dall’Istituto; saper agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali.

Metodologie e materiali utilizzati

Momenti teorici (lezioni frontali) e pratici (didattica laboratoriale) utilizzando le metodologie del cooperative learning, flipped clssroom, peer-teaching, ricerca-azione finalizzate al raggiungimento dell’ apprendimento collaborativo (modalità di apprendimento che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all’interno di un gruppo di allievi).

I materiali utilizzati vanno dalla presentazione storica (sintetizzata dalle docenti), alle testimonianze dal vivo, testimonianze scritte, siti web degli Istituti storici della Resistenza, mostre virtuali curate dall’Università di Trieste, bibliografia inerente all’argomento.

Prodotto dell’attività

Gli alunni hanno prodotto materiali di vario tipo, da temi argomentativi a power point, podcast, cartelloni, interviste, video multimediali.

 

LINK della pagina del sito dell’istituto dove si trovano tutti i prodotti relativi al progetto;

LINK all’intervista al sig.re Mario Norbedo, esule di Capodistria;

LINK al Giornalino, numero monografico.

Riflessioni sull’attività e sulla progettazione

Lo studio della memoria – che in anni recenti è stata inclusa nella riflessione storiografica internazionale ed è stata fatta oggetto di studi di notevole interesse anche nell’ambito della storia dell’educazione – consente di definire il modo in cui il presente guarda al passato e lo interpreta o re-interpreta. Attraverso la partecipazione in prima persona degli alunni, il progetto punta a diffondere la conoscenza critica del periodo storico esaminato e, grazie ai momenti di condivisione, contribuisce alla creazione di una memoria pubblica che rafforza i valori democratici. Da sottolineare che le attività hanno carattere trasversale alle discipline insegnate nell’Istituto (Storia, Educazione Civica, Diritto, Lingua e Letteratura italiana).

I risultati sono stati più che soddisfacenti tanto che due elaborati sono stati presentati durante la celebrazione del Giorno del Ricordo a Firenze il 10 febbraio 2023.

Unità didattiche correlate: